29/06/10

L'uomo che aveva una t shirt con il teschietto.



"Venite qui ragazzi - disse l'uomo ai suoi 2 figli - Voglio raccontarvi la storia di come si sono conosciuti mamma e papà".
I figli avevano davvero voglia di ascoltarlo, il loro papà era così bravo a raccontare loro storie che i due bambini erano sempre pronti ad ascoltarlo.
"Se quel giorno non fossi stato vestito a quel modo, forse, non mi sarebbe successo nulla e nemmeno a voi. Papà aveva una maglietta gialla con un teschietto stilizzato impresso nel centro del petto, sapete?"

"E la mamma non aveva paura dei teschi?"chiese Fabrizio, il maggiore dei due figli.
"Di solito sì, era terrorizzata, ma quella volta no, anzi! Mamma diceva sempre "Quella maglietta è stata la prima cosa che ho notato di te. Avevo di te un'immagine distorta, mi avevano detto che eri un pazzo. Ma un pazzo non poteva avere un teschietto così simpatico. Davvero. Non poteva. Mi colpì moltissimo questa cosa, magari non ti avrei notato senza" e, ragazzi, ci ho pensato tante volte: penso proprio sia questa la verità. Se papà quel giorno non fosse stato vestito in quella maniera, la mia vita sarebbe stata davvero diversa!".
"Ma è possibile? Se non avessi avuto quella maglietta la mamma non avrebbe avuto la pancia gonfia di noi?" si chiese tra il maturo e il fanciullesco Sara, l'altra loro figlia.
"La pancia gonfia a mamma sarebbe venuta di certo, ma magari io non sarei stato con lei e voi avreste un altro papà. Un padre magari migliore, ma di certo diverso da me. E voi lo vorreste un altro papà?".
I bambini scossero la testa, preoccupati. "Ehi ragazzi, non preoccupatevi: Non è mica possibile! Ogni persona ha i genitori che gli capitano. I genitori e il vostro nome sono l'unica cosa che non avete potuto scegliere in alcun modo. Vi sono capitati e basta".
"Ma noi siamo felici con voi, papà" disse Fabrizio. A lui piaceva vedere il padre sorridente e sapeva come rendere possibile questa cosa.
"Oh anche papà è felice con voi, sapete? Ma sì che lo sapete! E che volete farmi piangere! Ma non sono abbastanza vecchio da commuovermi per queste cose! Ah papà sta bene con la mamma anche. E anche se papà non glielo dice quasi mai, a lei vuole un bene dell'anima. Lei lo percepisce perché quando 2 persone si amano, non servono le parole, bastano i gesti. Non importa ciò che si dicono due innamorati, basta che si pensino e sono felici. Ma siete ancora piccoli per queste cose."
"E quando saremo grandi abbastanza per capirle?" chiesero loro.
"Quando io sarò vecchio e, voi, forse già avrete trovato la vostra strada. Sono cose che non posso insegnarvi. In alcun modo. Potreste chiedere alla mamma. Andate a chiamarla, lei è più brava di me a parlare di queste cose".
"Andiamo subito, aspettaci qui".
E mentre aspettava l'uomo pensava a ciò che era stato, a ciò che è e, anche, a ciò che sarà.
Pensò talmente forte che i suoi occhi si aprirono. E l'uomo, tornò ad essere un ragazzo. Seduto di fronte ad un televisore acceso davanti al quale si era addormentato qualche ora prima. "E' questo il finale che si merita questa storia?" si chiese il ragazzo dalla maglietta gialla con il teschietto sul petto. "Non importa quale finale meriti, importa quale sia il finale reale. Ed è questo." si rispose in lacrime.


Fine (non meritata).



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